La ballata di Adam Henry by Ian McEwan

autore:Ian McEwan
La lingua: ita
Format: azw3, epub, mobi
Tags: General, Fiction
ISBN: 9788806223830
editore: Einaudi
pubblicato: 2014-11-14T23:00:00+00:00

L'anima mi sprofondò in un buco nero,

Quando Satana, il fabbro, feroce guerriero,

Prese a battermi senza posa il cuore

Consegnandomi a un destino di dolore.

Poi Satana realizzò una lastra d'oro

Sulle cui balze vidi splendere amore,

Un cammino che Dio inondò di luce

Chiara, dove l'anima mia trovò la pace.

Fiona attese di sentire se c'era dell'altro, ma il ragazzo mise giú il foglio, si appoggiò e parlò guardando il soffitto.

- L'ho scritta quando il signor Crosby, uno degli anziani, mi ha detto che in caso non si fosse potuto evitare il peggio, la cosa avrebbe avuto conseguenze fantastiche per tutti.

Fiona mormorò: - Cosí ha detto?

- Che avrebbe inondato la chiesa d'amore.

Lei volle riassumere il concetto al posto suo. - Dunque Satana ti prende a martellate il cuore e, involontariamente, ti riduce l'anima una lastra sottilissima d'oro che riflette tutto intorno l'amore di Dio, ragion per cui tu sei salvo e ha poca importanza se sei anche morto.

- Signor Giudice, l'ha capita benissimo, - quasi gridò il ragazzo, in preda all'entusiasmo. Poi dovette fermarsi a prendere fiato. - Le infermiere secondo me non ci sono riuscite, a parte Donna, quella che era qui poco fa. Il signor Crosby vuole provare a farla pubblicare sulla «Torre di Guardia».

- Sarebbe stupendo. Potresti avere un futuro, come poeta.

Adam colse l'ironia e sorrise.

- I tuoi cosa dicono delle tue poesie?

- Mia madre le adora; a mio padre piacciono ma pensa che mi consumino le forze che dovrei usare per guarire -. Di nuovo si girò sul fianco per guardarla in faccia. - Ma il signor Giudice invece che ne pensa? Si intitola Il martello.

Era cosí famelico il suo sguardo, talmente smanioso di ricevere approvazione, che Fiona esitò. Poi disse: - Credo che riveli un pizzico, bada che ho detto un pizzico, di autentico genio poetico.

Lui continuava a fissarla senza cambiare espressione; voleva di piú. Fino a quel momento Fiona aveva creduto di sapere quel che faceva, ma all'improvviso si senti la mente svuotata. Non voleva deluderlo e d'altra parte non era sua abitudine parlare di poesia.

Adam chiese: - Che cosa glielo fa dire?

Non aveva idea, non cosí su due piedi. Avrebbe tanto voluto che tornasse Donna e si mettesse a trafficare tra paziente e macchinari, mentre lei si dirigeva alla finestra non apribile e guardava fuori, verso il Wandsworth Common, cercando di inventare una risposta. Ma l'infermiera non sarebbe tornata prima di un quarto d'ora. Fiona sperò che, incominciando a parlare, avrebbe scoperto come la pensava. Sembrava di essere a scuola. A quei tempi riusciva quasi sempre a cavarsela.

- La forma, la struttura, il contrasto e la simmetria dei due versi che chiudono le strofe, il destino di dolore e poi la pace, la seconda che sconfigge il primo, questo mi è piaciuto. È anche bella l'idea del fabbro che batte...

- ... senza posa il cuore.

- Mm. Battere il cuore, sí. E poi è sintetica, come molte grandi poesie -. Fiona cominciava a sentirsi piú sicura. - Immagino tu stia dicendo che dalle avversità, dai momenti piú bui, può nascere qualcosa di buono.

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